Tempi di
percorrenza ridotti
Aumento della
capacità teorica
Standard tecnologici
più elevati
Investimenti
previsione
In totale
Tempi di
percorrenza ridotti
Aumento della
capacità teorica
Standard tecnologici
più elevati
Investimenti
previsione
In totale
È la più piccola delle regioni dello stivale e anche la meno popolata, ma non per questo passa inosservata. Il paesaggio montano da cartolina, infatti, accoglie ogni anno numerosi turisti e affezionati visitatori, amanti delle escursioni, degli sport invernali e del buon cibo. Castelli, musei, borghi medievali, ma soprattutto i “Giganti delle Alpi”, sono il fiore all’occhiello di questa piccola terra, incastonata tra le montagne e situata al confine con Svizzera, Francia e Piemonte. Per raggiungere la capitale, Aosta, e accedere alle regine delle montagne europee, attualmente è possibile servirsi della statale 26 della Valle d’Aosta e dell’autostrada A5, la Torino-Aosta-Monte Bianco. Passi e trafori collegano le località più rinomate: Courmayeur e Chamonix sono unite dal Traforo del Monte Bianco, tra Saint-Rhémy-en-Bosses e Martigny c’è il valico del Gran San Bernardo, mentre il Colle del Piccolo San Bernardo collega il vallone di La Thuile con la valle dell’Isère e il comune di Bourg-Saint-Maurice, in Francia. Questo se si vuole viaggiare in macchina, mettendo in conto traffico e condizioni meteorologiche, che durante l’inverno potrebbero non essere favorevoli. Per quanto riguarda la linea ferroviaria, l’unica in funzione è la Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino. Considerando la mole di turisti che ogni anno, ma anche pensando più in piccolo ogni fine settimana, raggiunge le valli e le vette valdostane, e data l’innegabile necessità di una spinta verso la sostenibilità in ogni settore, non è un caso che anche Ferrovie dello Stato abbia deciso di contribuire con il potenziamento della linea che collega il Piemonte alla Valle d’Aosta.
Il progetto di Ferrovie dello Stato conta investimenti per un totale di 649 milioni di euro ed è volto al miglioramento e all’adeguamento della linea ferroviaria che collega la piemontese Chivasso alla capitale Valdostana. Gli interventi sono strutturati in base a quanto sottoscritto e previsto dall’Accordo di Programma Quadro tra Regione Valle d’Aosta e RFI, che mira a incrementare e rendere più efficienti le prestazioni dei servizi sulla linea Aosta – Ivrea – Torino. Al centro del progetto, le principali opere riguardano l’elettrificazione del tratto della linea che collega Ivrea e Aosta. In questo tratto i binari coprono una distanza di 66 km, lungo i quali è prevista la realizzazione di tre nuove sottostazioni elettriche a Donnas, Chatillon ed Aosta con l’adeguamento delle opere d’arte e delle gallerie lungo la tratta.
Oltre al potenziamento della linea che raggiungerà la velocità massima di 110km/h, sono previsti altri interventi, tutti con l’obiettivo finale di rendere la linea più efficace e il servizio più regolare. Le opere aggiuntive coinvolgeranno le stazioni di Nus, Hone Bard, Montanaro e Strambino che saranno adeguate in base agli standard internazionali, in termini di accessibilità per persone a mobilità ridotta. Saranno quindi realizzati un sottopasso e sovrappasso, ascensori, percorsi per ipovedenti e marciapiedi rialzati.
Grazie ai lavori per il miglioramento della tratta Ivrea-Aosta, l’elettrificazione della linea consentirà la circolazione di treni completamente elettrici, in alternativa o in sostituzione agli attuali treni diesel e bimodali, permettendo maggiori disponibilità in termini di capienza e di incremento degli standard di regolarità e puntualità. Oltre ad offrire un servizio migliore a tutti i passeggeri, la nuova linea contribuirà al perseguimento delle strategie globali di sviluppo sostenibile.
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