Tempi di
percorrenza ridotti
Aumento della
capacità teorica
Standard tecnologici
più elevati
Investimenti
previsione
In totale
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Cuore pulsante dell’economia italiana, meta turistica ambita con i suoi laghi, le sue incantevoli montagne e valli, le città d’arte e, naturalmente, il suo capoluogo, Milano, sempre più proiettata verso un futuro ecosostenibile, la Lombardia con i suoi 1740 km di rete, di cui 109 ad Alta Velocità, assicura quotidianamente la circolazione di oltre 2.300 treni. Ma la sfida tecnologica non è, certo, conclusa. Al contrario, continua, oggi sempre più centrale nei progetti di Ferrovie dello Stato. Sono ben sette i principali interventi su cui FS sta lavorando, dal quadruplicamento della tratta Milano-Rogoredo, al nuovo collegamento ferroviario tra Bergamo e il suo aeroporto, dalla linea Alta Velocità Brescia-Verona-Padova, agli ammodernamenti sulla tratta Tortona-Voghera. Vediamoli nel dettaglio.
L’incremento della capacità e la separazione tra le tipologie di traffico, specializzando le due linee e l’istituzione di un nuovo servizio suburbano da/per Pieve Emanuele: ecco gli obiettivi del progetto che andrà a impattare su 29 km totali, con un investimento di 900 mln di Euro. L’opera strategica è articolata in due fasi funzionali: la prima prevede il quadruplicamento nella tratta Milano Rogoredo-Pieve Emanuele (circa 11 km) attraverso la realizzazione di una nuova coppia di binari in affiancamento a quelli esistenti, mentre la seconda fase riguarda il completamento della tratta fino a Pavia (circa 18 km). Il progetto consentirà un incremento complessivo di capacità passando da 10 treni/ora/direzione dell’attuale linea a 20 treni/ora/direzione sul complesso delle due linee, migliorando, al contempo, la regolarità della circolazione attraverso la specializzazione dei traffici. Sono previsti inoltre interventi diffusi sull’intera tratta Milano Rogoredo – Voghera finalizzati alla velocizzazione della tratta fino alla velocità massima di 180 km/h.
Progetto di ampio respiro, si parla di ben 152 km totali per un investimento notevole, 9,820 mld di Euro, la realizzazione della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità Brescia-Verona-Padova (che fa parte dell’asse AV/AC Milano-Venezia) riveste un’importanza strategica sia a livello nazionale che europeo, andando a posizionarsi quale tassello fondamentale del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del Sud della Penisola iberica all’Europa orientale, passando per il Sud della Francia, l’Italia Settentrionale e la Slovenia. La nuova tratta AV/AC Brescia-Verona-Padova costituirà un quadruplicamento dell’infrastruttura attuale permettendo il transito di treni veloci con recuperi dei tempi di percorrenza tra Milano e Venezia Santa Lucia. I vantaggi non si fermano qui. I lavori, infatti, permetteranno un incremento della capacità e della regolarità della circolazione, conseguente anche alla specializzazione dei servizi (separazione tra flusso tradizionale e flusso Alta Velocità), consentendo, quindi, un miglioramento del sistema di trasporto regionale.
Una nuova stazione e l’aumento della frequenza dei treni sono le colonne portanti del progetto che prevede la realizzazione di un innovativo collegamento tra l’aeroporto di Orio al Serio e la rete ferroviaria nazionale. L’opera vedrà la realizzazione di un doppio binario, con un’estensione complessiva di circa 5 km, e della futura stazione a servizio dell’aeroporto prevista a raso e servita da 4 binari di stazionamento, collegata tramite un “finger” sotterraneo direttamente all’hub. Una volta a regime, verrà messo a disposizione dei viaggiatori un treno ogni 10 minuti da/per l’aeroporto, con tempi di percorrenza di circa 10 minuti per Bergamo e 60 minuti per Milano.
Un investimento di 300 mln € e un progetto a doppia fase che consentirà di incrementare i servizi grazie alla realizzazione del raddoppio di circa 19 km in affiancamento al binario esistente della linea Ponte San Pietro-Bergamo-Montello. I vantaggi saranno duplici: l’aumento della capacità teorica ammessa sulla tratta, dagli attuali 4 treni ai 10 per ora nei due sensi di marcia e la contestuale riduzione dei tempi di percorrenza. La prima parte dell’intervento consisterà nel raddoppio della tratta Curno-Bergamo, con la realizzazione della nuova stazione di Curno ed il contestuale adeguamento della fermata di Bergamo Ospedale e di Ponte San Pietro oltre che la realizzazione di nuovi apparati di Comando e Controllo a Bergamo e Ponte San Pietro che consentiranno la gestione della circolazione dal Posto Centrale di Milano Greco. La seconda prevede il raddoppio della tratta Bergamo-Montello. È prevista, inoltre, la soppressione di tutti i passaggi a livello presenti sulla linea e la realizzazione delle relative opere sostitutive.
Il progetto in cantiere prevede la realizzazione di un nuovo Apparato di Comando e Controllo nella stazione di Tortona, con interventi sull’infrastruttura per collegarla con il Terzo Valico dei Giovi e il quadruplicamento della tratta Tortona-Voghera di circa 16 km in affiancamento al tracciato esistente. I vantaggi saranno, ancora una volta, duplici, andando a migliorare la regolarità della circolazione – attraverso la specializzazione dei traffici sulle due linee – e a implementare il servizio, passando da 10 treni/ora/direzione dell’attuale linea a 20 treni/ora/direzione sul complesso delle due linee. Tale implementazione verrà in particolar modo favorita dalla separazione dei flussi di traffico tra i collegamenti Torino/Alessandria-Piacenza e le relazioni Milano-Genova garantendo una riduzione delle interferenze negli impianti.
Un deciso focus sull’incremento dei treni che passeranno dagli attuali 10 treni/ora/direzione a 24 sul complesso delle due linee fino a Parabiago: ecco il cuore del progetto che prevede il potenziamento della tratta Gallarate – Rho-Parabiago. L’opera strategica, che include anche interventi al Piano Regolatore Generale nella stazione di Rho, l’istituzione della nuova fermata di Nerviano e l’adeguamento della stazione di Parabiago, si svilupperà in due fasi. La prima fase si concentrerà sul quadruplicamento della tratta Rho-Parabiago con un’estensione di circa 8 km e la realizzazione di un collegamento con l’aeroporto di Malpensa attraverso la realizzazione di una bretella (Raccordo Y) tra la linea RFI e la linea Ferrovie Nord Milano all’altezza della stazione di Busto Arsizio. La seconda fase, invece, andrà a triplicare la tratta Parabiago-Gallarate per un’estensione di circa 23 km.
1,274 mld di Euro di investimenti, per un progetto che si sviluppa su 84 km totali: ecco il cuore dell’opera strategica che andrà a raddoppiare la tratta Codogno-Cremona-Mantova. Una volta a regime, l’intervento, grazie anche all’eliminazione dei passaggi a livello pubblici e privati, garantirà un concreto aumento della regolarità della circolazione (passando dagli attuali 4 treni/h a 10 treni/h nei due sensi di marcia) e una riduzione dei tempi di percorrenza. La prima fase prevede il raddoppio della tratta Piadena-Mantova per un’estensione complessiva di circa 34 km caratterizzato dalla realizzazione di una nuova sede a doppio binario in variante tra Piadena e Bozzolo e in stretto affiancamento al binario esistente nella restante parte. La seconda fase riguarda il raddoppio della tratta Codogno-Piadena di circa 50 km.