CAMPANIA

timing

Tempi di
percorrenza ridotti

treno

Aumento della
capacità teorica

statistic

Standard tecnologici
più elevati

investimenti

2.150 mln €

Investimenti

calendario

2021-2029

previsione

32 Km

In totale

timing

Tempi di
percorrenza ridotti

treno

Aumento della
capacità teorica

statistic

Standard tecnologici
più elevati

investimenti

9.990 mln €

Investimenti

calendario

2022-2035

previsione

60 Km

In totale

timing

Tempi di
percorrenza ridotti

treno

Aumento della
capacità teorica

statistic

Standard tecnologici
più elevati

investimenti

9.990 mln €

Investimenti

calendario

2022-2035

previsione

60 Km

In totale

La Campania sempre più vicina a Puglia e Calabria

Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha dato il via ad un progetto di fondamentale importanza per il collegamento delle due principali città campane, Napoli e Salerno, alla Puglia (Bari, per la precisione) e Calabria (Reggio Calabria). Il processo di ammodernamento delle infrastrutture statali, una volta completato, risulterà fondamentale per la logistica degli spostamenti di milioni di italiani.

LA NUOVA LINEA SALERNOREGGIO CALABRIA

Il primo progetto da menzionare è senza dubbio il collegamento tra Salerno e Reggio Calabria. Il progetto ferroviario prevede una nuova linea ferroviaria ad alta velocità lungo l’asse che collega la Campania alla Calabria, passando anche per la Basilicata. È prevista, inoltre, la realizzazione di alcune fermate sulla nuova linea e il raddoppio della tratta Paola-Cosenza tramite la nuova galleria Santomarco anche ai fini del potenziamento dell’itinerario merci per il Porto di Gioia Tauro. Gli interventi garantiranno una maggiore accessibilità al sistema ferroviario e la possibilità di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia. La realizzazione dell’opera rappresenta un importantissimo snodo logistico e garantirà una maggiore accessibilità e nuovi traffici per i viaggiatori. Il nuovo collegamento prevede una velocità massima raggiungibile dal mezzo di 300 km/h. Al completamento di tutta l’opera il vantaggio principale, per milioni di passeggeri, sarà una sensibile riduzione del tempo di percorrenza per molteplici destinazioni tra Roma e Reggio Calabria.

DA NAPOLI A BARI

La seconda opera predisposta dal Gruppo Ferrovie dello Stato riguarda il potenziamento e la velocizzazione del percorso Napoli – Bari. L’obiettivo del progetto è garantire un migliore accesso al servizio nella tratta interessata sia per i servizi nazionali che per quelli regionali e merci. Al termine dei lavori, il tratto Napoli-Bari sarà percorso in 2 ore anziché, come accade ora, in 4: di fatto verrà impiegata la metà del tempo. Verranno soppressi tutti i passaggi a livello attualmente presenti sulla linea e verrà attivata la nuova stazione Hirpinia. Inoltre, dagli attuali quattro treni all’ora in entrambi i sensi di marcia si passerà a ben dieci treni all’ora. È stato stimato che, le persone impegnate fra ingegneri, tecnici e operai nel progetto, sono oltre 7mila. Sull’itinerario sarà possibile anche la circolazione di treni con semirimorchio, con peso per asse di 22,5 tonnellate e dalla lunghezza di 750 metri. La nuova tratta rappresenterà anche un valore aggiunto per l’ambiente, con una riduzione complessiva delle emissioni di CO2. Sarà migliorata l’accessibilità agli impianti merci presenti nel Casertano che possono favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’UE: trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci oltre i 300 km dalla gomma al ferro e il 50% entro il 2050. Il Commissario Straordinario di Governo ha come obiettivo quello di monitorare lo stato di avanzamento del progetto, esaminare eventuali criticità e attuare azioni per la loro risoluzione. Le tratte interessate dall’opera Alta Velocità Napoli – Bari sono le seguenti: Napoli – Cancello, Cancello – Frasso Telesino, Raddoppio Frasso Telesino -Telese, Telese – Vitulano, Apice – Hirpinia, Hirpinia – Orsara e Orsara – Bovino. L’investimento complessivo del progetto è pari a 5,8 miliardi di euro, finanziati anche con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.